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Disamina dei servizi di comunicazione: La terra inesplorata della banda larga

Nella seconda tranche di una serie in due parti relativa al settore dei servizi di comunicazione, Mandana Hormozi, Franklin Mutual Series, esamina in dettaglio la migrazione non priva di ostacoli delle società dei servizi via cavo in un territorio inesplorato e indica in quali aree si concentrano le opportunità.

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I servizi offerti da alcune società sono diventati parte integrante del nostro stile di vita, al punto che quasi non ci facciamo più caso. Si pensi ai provider di servizi Internet, che in molti casi sono società via cavo. I titoli di dette aziende hanno subito pressioni nella prima parte del 2022. L’instabilità in seno al settore si deve ai radicali cambiamenti apportati dalle società alla gestione aziendale, al rapporto con i concorrenti e alle modalità di generazione di valore a vantaggio degli azionisti.

All’alba dei tempi

Quando la connessione analogica era l’unica modalità per connettersi a Internet e i set top box consentivano di guardare ben 50 canali da casa, gli acquisti via cavo dei consumatori riguardavano essenzialmente pacchetti video. Il canone era addebitato sulla base di un contratto. La spesa per l’inserimento di una programmazione più costosa nel pacchetto, p.e. gli eventi sportivi live, era coperta dagli spettatori di programmi più economici come le sitcom. Tale strategia consentiva al provider di servizi via cavo di bilanciare i costi. Le società dovevano anche sostenere spese in relazione a mezzi di trasporto, addetti alla manutenzione e tutte le apparecchiature necessarie al mantenimento della connessione.

Ben pochi abbonati a servizi via cavo utilizzano ancora un set-top box o hanno bisogno che un addetto si rechi di persona a casa loro per avviare il servizio. Oggi numerosi consumatori che pagano un canone mensile non ricevono neppure servizi video. I fattori che hanno contribuito alla variazione del modus operandi delle società via cavo sono molteplici. L’avvento di connessioni Internet più veloci e disponibili su scala più ampia ha permesso la nascita dei servizi di streaming che ora rivaleggiano con i provider di servizi via cavo per accaparrarsi gli abbonati. Al giorno d’oggi i consumatori vogliono avere accesso a una programmazione illimitata oppure avere maggiori possibilità di personalizzazione; pertanto, nel ramo dei contenuti video le società via cavo si trovano in competizione diretta con i provider di servizi di streaming. In ogni caso, la trasmissione di video non è più il loro core business.

Eventi epocali

Gli operatori via cavo attuano una riorganizzazione dell’attività in favore della connettività e forniscono connessioni Internet ad alta velocità tramite cavi coassiali, fibra ottica, reti Wi-Fi e mobile. Quello della connettività è un segmento con margini più alti rispetto alla tradizionale fornitura di contenuti video dati la minore intensità di capitale e il maggior potenziale di penetrazione tra le famiglie poiché il servizio è una utility essenziale. Di recente, questo business model interessante ha attirato la concorrenza.

Il numero di provider di servizi a banda larga è in aumento. Le società delle telecomunicazioni, che si avvalgono dei cavi in fibra ottica – un prodotto di qualità superiore per la fornitura di servizi a banda larga – sono impegnate a espandere il loro raggio d’azione, aiutate da investimenti infrastrutturali per $40 miliardi destinati a portare i suddetti cavi anche in aree rurali ancora escluse dalla rete Internet. Inoltre, alcune aziende effettuano l’upgrade alla fibra ottica delle reti al fine di accrescere la competitività dei loro servizi a banda larga. Infine, gli operatori mobile impiegano la capacità inutilizzata sulle reti per garantire un accesso fisso wireless, un prodotto meno competitivo ma comunque adatto a numerosi consumatori. Le società via cavo non hanno ancora registrato una contrazione delle quote di mercato, ma iniziano a sentire la pressione della maggiore concorrenza.

Duri a morire

Le società via cavo hanno un vantaggio di mercato grazie a reti solide che possono essere aggiornate periodicamente al fine di soddisfare le esigenze dei consumatori. La capacità di unire servizi mobile e video in un unico pacchetto le differenzia da gran parte dei concorrenti. La conoscenza delle comunità e le strette relazioni con le stesse, nonché un’esperienza pluriennale nella pianificazione del capitale, le pongono in un’ottima posizione per beneficiare degli stimoli. Le società via cavo dovranno far fronte alla recente ondata di investimenti infrastrutturali, ma a nostro parere la solidità delle attività – confermata dalla generazione di free cashflow elevati – consentirà loro di sopravvivere ai nuovi concorrenti il cui successo potrebbe rivelarsi solo passeggero.

L’evoluzione dei settori rende essenziale una conoscenza approfondita del contesto operativo. Siamo convinti che nell’area dei servizi via cavo le società impegnate nella transizione a modelli con margini più ampi basati sulla banda larga offrano un’opportunità. Non escludiamo ulteriori sviluppi nel settore e le società in grado di generare free cashflow e ampliare la quota di mercato potrebbero liberare valore supplementare a tutto vantaggio degli investitori.

QUALI SONO I RISCHI?

Tutti gli investimenti comportano rischi, inclusa la possibile perdita del capitale. Il valore degli investimenti può subire rialzi e ribassi; di conseguenza, gli investitori potrebbero non recuperare l’intero ammontare del proprio investimento. I prezzi delle azioni subiscono rialzi e ribassi, talvolta estremamente rapidi e marcati, a causa di fattori che riguardano singole società, particolari industrie o settori o condizioni di mercato generali. Gli investimenti in titoli esteri comportano rischi particolari associati ad esempio a fluttuazioni dei cambi, instabilità economica e sviluppi politici. Nella misura in cui una strategia si concentra di volta in volta su particolari paesi, regioni, industrie, settori o tipi di investimento, può essere soggetta a un rischio più elevato di sviluppi negativi in tali aree di focalizzazione rispetto a una strategia che investe in una gamma più ampia di paesi, regioni, industrie, settori o investimenti.

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