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Azionari

Pensare in modo olistico all’ESG

In questo estratto dal nostro ultimo “Global Investment Outlook“, Serena Perin Vinton, Portfolio Manager di Franklin Equity Group, spiega come il suo team affronta gli investimenti ambientali, sociali e di governance (ESG) e le opportunità nelle innovazioni trainate dagli investimenti orientati verso una maggiore sostenibilità ambientale.

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A nostro avviso, nel contesto attuale, i gestori devono pensare in modo olistico all’ESG. Gli effetti del cambiamento climatico sono significativi e trovano spazio quasi giornalmente sui media: a titolo di esempio, si pensi agli incendi di dimensioni sempre maggiori nel Nord America occidentale, agli uragani che mantengono molto a lungo la loro forza distruttiva e all’assottigliamento della calotta artica. I governi di tutto il mondo cercano di approvare leggi e nuovi regolamenti per contenere le emissioni di gas serra, con riflessi in tutti i settori. Al contempo, sempre più clienti chiedono conferma che i loro investimenti di capitale stanno sostenendo i valori e il cambiamento che desiderano vedere nel mondo. Come gestori, capiamo che integrare le considerazioni ESG nel nostro processo d’investimento è importante per identificare le opportunità d’investimento e riflettere ciò che molti clienti si aspettano da noi.

Innovazioni trainate dagli investimenti che aumentano le opportunità

Vediamo opportunità in molti settori diversi in tema di innovazioni trainate dagli investimenti. La biologia sintetica, l’idrogeno verde, le tecnologie per il risparmio idrico e le energie rinnovabili sono solo alcuni esempi con prospettive di crescita a lungo termine legate a un ambiente più sostenibile. L’energia verde è una delle aree di interesse. Per effetto dello spostamento dall’energia ad alta intensità di carbonio verso una quota maggiore di energie rinnovabili, l’industria dei trasporti sta attraversando una profonda trasformazione. Un’area su cui ci concentriamo è quella dei veicoli elettrici (VE), non solo per uso personale ma anche, su scala più ampia, in campi come gli autobus urbani e i servizi di trasbordo e di navetta.

Lo sviluppo di questi veicoli contribuisce anche alla crescita di nuove infrastrutture, poiché le fonti di energia solare e di energia alternativa possono essere sfruttate nelle stazioni di ricarica dei veicoli, per esempio. Siamo entusiasti delle innovazioni in corso. In un’ottica azionaria, da più fronti osserviamo che ad attrarre il capitale sono le aziende che dimostrano di impegnarsi nelle iniziative ESG. Fra di esse possono esservi l’investimento nel capitale umano attraverso programmi che premiano talento e diversità, l’enfasi sulla riduzione delle emissioni di carbonio prodotte dalle attività principali e la valutazione dei diritti di voto e della composizione del consiglio. Al contrario, le aziende che non stanno affrontando questi problemi possono registrare un minor interesse da parte della comunità degli investitori.

Come gestori attivi, possiamo ritagliarci un ruolo impegnandoci con i team di gestione delle società nel definire i parametri ESG. A nostro avviso, è possibile scoprire opportunità di investimento interessanti identificando le aziende che stanno cercando di migliorare i loro profili ESG, creando un ciclo virtuoso per attirare capitali da una base di investitori più ampia.

Allocare il capitale in soluzioni

Nel breve termine, le implicazioni di mercato degli eventi climatici possono essere focalizzate a livello più locale; per esempio, le interruzioni della catena di approvvigionamento legate ai danni degli uragani o le imprese che decidono dove ubicare le loro attività in base alla probabilità di eventi meteorologici estremi. Tuttavia, se aumenta il numero, la dimensione o la gravità degli eventi, potrebbe benissimo intervenire un effetto moltiplicatore che accentua la volatilità del mercato mentre gli investitori sono alle prese con la maggiore incertezza degli eventi legati al tempo. A nostro giudizio, nel medio e lungo termine le implicazioni di mercato derivano dall’allocazione del capitale degli investitori nelle aziende che cercano di affrontare i problemi in ballo e che, a loro volta, allocano il loro capitale in investimenti capaci di fornire soluzioni, per esempio attraverso nuovi prodotti innovativi o un ciclo produttivo più pulito ed efficiente.

Quali sono i rischi?

Tutti gli investimenti comportano rischi, inclusa la possibile perdita del capitale. Il valore degli investimenti può diminuire oltre che aumentare; di conseguenza, gli investitori potrebbero non recuperare l’intero ammontare del proprio investimento. I prezzi delle azioni subiscono rialzi e ribassi, talvolta estremamente rapidi e marcati, a causa di fattori che riguardano singole società, particolari industrie o settori o condizioni di mercato generali. I gestori di investimenti a impatto e/o basati su fattori ambientali, sociali e di governance (ESG) possono selezionare i titoli considerando fattori al di fuori delle tradizionali informazioni finanziarie, con conseguente possibile scostamento delle performance relative degli investimenti rispetto a quelle di altre strategie o dei parametri di riferimento generali di mercato, laddove tali settori o investimenti risultassero favoriti o penalizzati dal mercato. Inoltre, le strategie ESG possono fondarsi su alcuni criteri basati sui valori per eliminare le esposizioni rilevate in strategie simili o in parametri di riferimento generali di mercato, anche in questo caso con conseguente possibile scostamento delle performance relative degli investimenti. Gli investimenti in industrie in rapida crescita, quali il settore tecnologico e della salute (storicamente volatili), possono determinare fluttuazioni dei prezzi più elevate, soprattutto nel breve termine, a causa della rapidità dei cambiamenti e dello sviluppo dei prodotti nonché dei regolamenti governativi delle società che privilegiano i progressi scientifici o tecnologici o l’approvazione normativa di nuovi farmaci e strumenti medici. Agli investimenti in titoli esteri sono associati rischi particolari, inclusi rischi legati a sviluppi politici ed economici, pratiche di trading, disponibilità delle informazioni, fluttuazioni di tassi di cambio valute e mercati e politiche limitate.

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